Fondamentalmente non esistono libri inutili,così almeno mi è stato insegnato. Leggi tutto basta che leggi,qualcosa rimane sempre.
D'altronde determinare cosa sia Letteratura e cosa no non è affatto semplice,un po' per la varietà di generi e sottogeneri,un po' perchè la stessa Letteratura fugge dalle definizioni cristallizzate,ancora oggi determinarla con precisione risulta difficoltoso.
Ogni libro dunque è Letteratura ed ogni libro è utile,persino i libri di Moccia sono utili. Hanno permesso a migliaia di ragazzi di imbrattare i muri delle città con scritte romantiche,hanno fatto conoscere loro modi diversi di manifestare il loro amore ,riempiendo per esempio i lampioni di lucchetti,e perchè no,all'occorrenza possono servire per alimentare falò sulla spiaggia e far star fermo un tavolo che traballa a causa del piede difettoso.
Anche Moccia dunque ha dato il suo contributo e di questo l'umanità gli sarà grata in eterno.
Ma non sono qui per fare un discorso pseudofilosofico sulla Letteratura,questo compito lo lascio a gente più competente e meno ignorante di me.
Il fatto è che sebbene sappia che ogni libro è un libro,e come tale deve essere rispettato -lunga vita a Moccia e ai suoi fantastici libri - non posso esimermi dal lanciare una serie di epiteti a chi mi ha obbligata -io la considero una costrizione,si - a leggere L'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica dell'insigne *sarcasmo* filosofo nonchè critico letterario W.Benjamin per l'esame di Geografia.
Ora,finchè si legge per pure piacere personale,ogni libro va bene,ma se il libro da leggere è un libro di formazione le cose ,dal mio personalissimo ed insignificante punto di vista,sono leggermente diverse.
Il saggio di Ben -siamo in confidenza ormai - oltre ad essere mortalmente soporifero è anche vuoto di contenuti e superficiale.
Chi sono io per giudicare? Nessuno. Ma è anche vero che dopo che ho passato un anno a studiare cos'è l'arte in Metodologia,le varie teorie sull'arte,sul genio,essermi sorbita i soliti discorsi sull'eros e thanatos di Freud ,ricerche su Van Gogh e robe varie, quando uno scrive un libro di poco più di 150 pg. riassumibili in cinque righi scarsi,in cui vaneggia tutto il tempo e dice cose assolutamente banali,beh, un po' mi girano ecco,perchè ho speso 16.00 € per nulla -mi permetto di peccare di venalità - .
A questo punto se fossi Ben insorgerei contro le mie parole,voglio dire, perchè Moccia è utile ed il suo libro no?
Ha ragione il poveretto,gliene do atto.
Anche il libro di Ben è utile,ed è forse per questo che la prof ce l'ha lasciato,per dimostrarci che se uno è un filosofo non per questo deve dire cose strabilianti e che tutti,ma proprio tutti,possono scrivere un libro e venderlo.
D'altronde,se Moccia ha ripiani su ripiani dedicati ai suoi libri nelle librerie,se Ben vende,e anche la Troisi sembra essere diventata una pietra miliare della letteratura fantasy (ma su di lei ci vorrebbe un post a parte perchè il discorso sarebbe più particolare) allora anche noi,poveri mortali possiamo improvvisarci scrittori.
E sempre per ribadire la loro utilità posso dire che è grazie a loro se mi sono messa a scrivere Fanfiction.
Se possono loro,anche io può!
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